“Dottore, cos’è la GRFS?”

Con questo recente articolo, i colleghi di Atlanta riportano i fattori predittivi di GRFS, un nuovo endpoint composito che sta suscitando un interesse crescente

La GvHD-free/relapse-free survival (GRFS) è un endpoint composito, cioè un endpoint costituito da una somma di eventi (considerati competitivi) che ne determinano il valore attuariale. L’interesse di un tale endpoint risiede secondo i vari autori (1,2,3) nell’avere il pregio di riassumere in un unico numero il successo e gli insuccessi del trapianto: infatti, la GRFS esprime la probabilità per un paziente di essere vivo ed al tempo stesso non avere avuto né recidiva né GvHD clinicamente significativa. Solh et al. (3) hanno raccolto ed analizzato i dati di 531 trapianti eseguiti ad Atlanta nell’arco di 10 anni con l’obiettivo di definire i fattori predittivi di GRFS ad 1 e 2 anni dal trapianto. Il lavoro è stato pubblicato sul numero di agosto di BBMT (3).

La GRFS ad 1 anno per tutta la casistica è risultata 31%, con differenze significative tra i diversi tipi di donatore, sorgente di cellule staminali e Disease Risk Index, DRI (4); infatti, migliore GRFS è stata riscontrata nei matched-related ed haplo vs. MUD, nei DRI low vs. intermediate, high e very high, nei pazienti che hanno ricevuto midollo osseo vs. cellule staminali periferiche. Da notare che, a fronte di un 31% di GRFS ad 1 anno, l’OS e la DFS sono 78% e 64%, sempre ad 1 anno, a testimonianza del fatto che una quota sostanziale di eventi clinicamente significativi (qui GvHD acuta grado 3 o 4 e GvHD cronica richiedente immunosoppressione sistemica) non viene catturata dagli endpoint “classici”, OS e DFS.

Gli autori aprono alla possibilità di modificare 2 dei 3 fattori predittivi laddove possibile, e cioè il tipo di donatore e la sorgente di cellule staminali; tuttavia, come loro stessi sottolineano nella discussione, tali fattori sono interconnessi e legati alla profilassi della GvHD che pertanto può avere avuto un ruolo significativo sui risultati finali. Tali elementi potrebbero limitare l’applicabilità dei risultati di quest’analisi ad altre serie, ma allo stesso tempo incitare alla realizzazione di ulteriori studi predittivi, sia mono- o multicentrici che da registro (5).