Preservare la sessualità: gli interventi nella coppia in seguito a trapianto di cellule staminali

Approfondire l’aspetto sessuale nelle persone sottoposte a trapianto può apportare benefici nella relazione con il proprio partner. Questo studio indaga la fattibilità e l’accettabilità di interventi mirati alla tutela della sessualità, nonché le loro conseguenze sul benessere della coppia.

 

Pillay B, Ritchie D, Panek-Hudson Y, Jefford M, Garcia T, Shields C, Gniel J, Phipps-Nelson J, Drosdowsky A, Ellen S, Ftanou M. Evaluating the Feasibility and Acceptability of a Psychosexual Intervention for Couples Post-allogeneic Hematopoietic Stem Cell Transplantation. Integr Cancer Ther. 2024; 23:1-11.

I pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali emopoietiche sono relativamente giovani e senza particolari criticità prima della diagnosi, con una vita sessuale attiva prima di intraprendere il percorso di cura (Yi & Syrjala, 2009). I trattamenti a cui questi vengono sottoposti possono comportare, tra gli effetti collaterali, anche disfunzioni di natura sessuale. Considerato il numero sempre crescente di sopravvissuti al trapianto, è importante affrontare l’impatto che i trattamenti hanno sulla salute sessuale dei pazienti (Bathia et al., 2021). Ci sono diversi interventi medici per la gestione della salute sessuale dei pazienti con cancro; in aggiunta a questa tipologia, la letteratura mostra l’importanza di affrontare i fattori cognitivi, emotivi e relazionali che hanno un impatto sulla salute sessuale dei pazienti (Yi & Syrjala, 2009). È stato ampiamente dimostrato come la Terapia focalizzata sulle Emozioni (EFT) per le coppie può aumentare la soddisfazione nella relazione e che questi miglioramenti possono essere mantenuti a lungo (Beasley & Ager, 2018).

Lo studio presente ha l’obiettivo di sperimentare un intervento di coppia che combini i trattamenti medici delle disfunzioni sessuali con un breve programma di educazione relazionale strutturato basato sull'EFT in una popolazione di pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali, esaminando la fattibilità e l’accettabilità degli interventi somministrati. È stato adottato un disegno di ricerca descrittivo prospettico, a braccio singolo, con una raccolta dati pre- e post-intervento.

Gli interventi hanno compreso: 1) educazione psicosessuale sulle opzioni di trattamento medico e comportamentale per le disfunzioni sessuali, utilizzando il modello PLISSIT; 2) educazione relazionale per la coppia basata su EFT, in 4 diverse sessioni. La fattibilità è stata misurata attraverso il tasso di partecipazione, l'aderenza e la compliance nella misurazione della qualità relazionale, della funzionalità sessuale, dell’ansia e della depressione; l’accettabilità degli interventi è stata valutata attraverso una survey di soddisfazione somministrata al paziente e al partner.

Il 9,4% dei pazienti (n = 8 su 85) e i loro partner hanno aderito allo studio; 5 coppie su 8 (62,5%) hanno completato tutti gli interventi di indagine previsti. 4 coppie su 8 (50%) hanno riferito che la soddisfazione sessuale e relazionale erano leggermente migliorate o molto migliorate dopo gli interventi; 1 coppia su 8 (12,5%) ha riferito di non aver avuto nessun cambiamento in seguito agli interventi. 5 coppie su 8 (62,5%) hanno concordato sul fatto che gli interventi li abbiano aiutati a comprendere meglio le problematiche relazionali che influenzano il loro benessere sessuale di coppia.

Dall’analisi tematica sono emerse due temi:

1) l’apprendimento di nuove informazioni attraverso gli interventi educativi;

2) l’utilità di uno spazio riservato per affrontare questioni molto delicate.

Il grosso limite dello studio è rappresentato dal campione poco numeroso, pertanto poco rappresentativo della popolazione in oggetto. Dai risultati emersi viene dimostrato come le problematiche sessuali rappresentino una dimensione significativa nella qualità di vita delle persone sottoposto a trapianto di cellule staminali emopoietiche e dei loro partner; nonostante ciò, l’adesione ad indagini circa la sessualità si mantiene molto bassa. Appare molto difficile arruolare pazienti per studi inerenti alla tematica, poiché spesso l’aspetto sessuale viene visto come un tabù oppure considerato secondario rispetto ad altre dimensioni di salute. La necessità di un’educazione sessuale adeguata emerge come un aspetto molto importante per le coppie sottoposte ad indagine, così come la presenza di spazi di dialogo confortevoli per l’avvio di un confronto sul tema, al fine di far emergere l’importanza della sessualità come condizione per il mantenimento del benessere globale della persona nelle diverse fasi della malattia. 

Nella pratica clinica, una maggiore sensibilizzazione potrebbe aumentare il numero delle coppie pronte ad aprirsi in relazione a questo aspetto di vita, così da arricchire la lettura di nuovi dati che al momento appaiono molto limitati. Il cambiamento che può essere indotto potrebbe partire da una formazione adeguata per i professionisti sanitari nell’affrontare la tematica della sessualità, con un approccio multidisciplinare che possa coinvolgere diversi specialisti. Un ulteriore cambiamento potrebbe insistere nel porre l’accento alle conseguenze di natura psicosessuale in seguito al trapianto di cellule staminali.

  • A cura di
    Filippo Ingrosso, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano CIC 265 in collaborazione con Chiara Cannici
  • Pubblicato
    25 Aprile 2025