Lo stato attuale dell'isolamento protettivo visto dall' IDWP

Una survey promossa dall'IDWP definisce l'aderenza dei centri EBMT alle raccomandazioni mondiali sull'isolamento protettivo dei pazienti trapiantati

L'evidenza del beneficio conferito dall'isolamento protettivo nel paziente immunodepresso proviene da studi non randomizzati, spesso da analisi caso-controllo o serie di pazienti (1); nel 2009 sono state pubblicate le raccomandazioni mondiali per l'isolamento protettivo nel paziente trapiantato (2), tutte di livello III, per il motivo di cui sopra. L'obiettivo di questa survey (3) promossa dall'Infectious Diseases Working Party dell'EBMT è di vedere l'aderenza dei centri trapianto europei alle suddette raccomandazioni e fare pertanto una sorta di fotografia dello stato attuale per quanto riguarda l'isolamento protettivo

Un questionario composto da 37 domande è stato proposto ai 543 centri trapianto afferenti all'EBMT, di cui un terzo (177 centri) ha risposto in maniera valutabile. Dalle risposte è emerso che oltre il 99% dei centri possiede stanze equipaggiate con filtri HEPA e che più della metà possiede un sistema d'aria a flusso laminare; un po' più di un terzo invece (38.4%) riporta anche un sistema a pressione positiva con un differenziale 2.5 Pa tra stanza e corridoio. Un solo centro ha dichiarato di rispettare tutte le 10 raccomandazioni (2). Il maggior aspetto da migliorare è la scarsa comunicazione emersa tra il personale sanitario e quello di manutenzione ospedaliera, elemento che verosimilmente sta alla base della non aderenza ad una parte delle raccomandazioni

Sulla scorta delle informazioni emerse dalla survey, gli autori propongono di designare dei membri dello staff sanitario che siano dedicati ad interfacciarsi con le altre realtà ospedaliere (controllo infezioni, manutenzione tecnica) al fine di implementare la situazione locale circa l'isolamento protettivo