Prevenire è meglio che curare: la consapevolezza come faro della gestione del rischio

L’ambito del TCSE è particolarmente suscettibile al verificarsi di conseguenze gravi dovute agli errori di terapia in relazione alla fragilità dei pazienti, all’utilizzo di schemi complessi di politerapia e all’utilizzo di farmaci ad alto dosaggio. Un contributo dai colleghi brasiliani.

Pereira Lermontov S, Carreiro Brasil S, Rezende de Carvalho M. Medication Errors in the Context of Hematopoietic Stem Cell Transplantation: A Systematic Review. Cancer Nurs. 2019 Sep/Oct;42(5):365-372.

L’ambito del TCSE è particolarmente suscettibile al verificarsi di conseguenze gravi dovute agli errori di terapia in relazione alla fragilità dei pazienti, all’utilizzo di schemi complessi di politerapia e all’utilizzo di farmaci ad alto dosaggio.

In questa revisione la domanda di ricerca era: quali errori di terapia sono descritti in letteratura nell’ambito del TCSE? Il PIO era:

P = pazienti sottoposti a TCSE;

I = prescrizione, distribuzione e somministrazione dei farmaci;

O = errori di terapia.

La revisione bibliografica è stata condotta utilizzando LILACS, PubMed, PMC, EMBASE e CINAHL.

Obiettivo principale della revisione è verificare l’incidenza del fenomeno in letteratura, quali siano i fattori correlati, le conseguenze ed i principali meccanismi preventivi.

 

Di 162 records totali restituiti dalla ricerca bibliografica sono stati selezionati 11 studi, per la maggior parte (n=8) si trattava di case reports.

In seguito sono stati identificati gli studi sulla base del tipo di evento (8 studi): 4 studi riportavano errori di somministrazione, 3 studi errori di prescrizione, 1 studio errori di distribuzione del farmaco. I fattori correlati all’errore erano vari: farmaci che non necessitavano di prescrizione, alterazioni della mucosa gastrica in conseguenza al condizionamento, utilizzo di molti farmaci, similitudini del nome commerciale o farmacologico, mancanza del doppio controllo, stress degli infermieri, mancanza di accordo sulla formula per il calcolo della dose di farmaco, livello di comprensione da parte del paziente delle informazioni date circa l’assunzione del farmaco, prescrizione illeggibile, lettura della prescrizione per deduzione, mancanza di controllo della prescrizione con lo staff medico, assenza di una cartella clinica condivisa, uso di tecnologie di health information senza conoscere i loro limiti e attuazione insufficiente dei controlli di sicurezza. Solamente in un caso non si sono verificati effetti avversi, tuttavia si è reso necessario modificare l’intensità del ciclo di condizionamento.

Le misure preventive individuate a seconda dei casi specifici andavano dal potenziamento di misure di monitoraggio dei percorsi e di monitoraggio clinico dei pazienti, all’introduzione di sistemi informatizzati di prescrizione, a sistemi automatici di identificazione dei pazienti, all’istituzione del doppio controllo e applicazione della regola delle 8G*, alla formazione continua del personale, sistemi automatici di calcolo dei dosaggi, monitoraggio del farmacista sulle prescrizioni, orientamento ed educazione dei pazienti, aggiornamento delle procedure operative standard, info/educazione dei pazienti con verifica dell’apprendimento.

Regola delle 8G (1. Giusto farmaco; 2.Giusto paziente; 3.Giusta dose; 4. Giusta via; 5. Giusto orario; 6. Giusta registrazione; 7. Giusto approccio con il paziente; 8. Giusto monitoraggio)

Gli errori di prescrizione e somministrazione sono tra i più frequenti in questo ambito e le loro cause sono spesso multifattoriali. La responsabilità per il processo di somministrazione del farmaco è condivisa dall’equipe sanitaria in toto, ma le singole azioni attribuiscono responsabilità mirate al singolo professionista. L’attuazione di misure preventive cosiddette “barriera” e la consapevolezza professionale sono condizioni necessarie alla riduzione degli eventi.

Il lavoro fornisce informazioni dettagliate circa le cause, gli effetti e le possibili soluzioni per questo tipo di eventi, in ottica di gestione del rischio nell’ambito del TCSE queste informazioni possono tornare utili per la riduzione del rischio nei nostri centri trapianto.