RECIDIVA POST-TRAPIANTO DI MIELOFIBROSI DEL DONATORE: REPORT DI 2 CASI INEDITI

Una recente Letter ci propone due casi di recidiva post-trapianto da cellule del donatore, evento raro ma noto, eccetto che per il fatto che si tratta stavolta di mielofibrosi, di cui questi casi rappresentano la prima descrizione in assoluto.

La recidiva post-trapianto derivante da cellule del donatore rappresenta un evento raro ma noto, documentato dalla presenza della stessa patologia pre-trapianto ma in assenza di segnali del paziente, cioe´ con chimerismo full donor. Sebbene i casi riportati riguardino prevalentemente la leucemia acuta, con incidenze inferiori all´1% [1], ogni patologia e/o alterazione clonale puo´ potenzialmente derivare dal donatore, innescando anche ragionamenti su eventuali conseguenze sulla salute del donatore [2].    

In entrambi i casi clinici di questa interessante Letter [3] viene documentata in maniera esaustiva l´origine del donatore dell´emopatia recidivata post-trapianto, descrivendo quindi una circostanza inedita per la patologia mielofibrosi. Vengono altresi´ discussi gli elementi che in generale possono portare le cellule del donatore a causare recidiva, ivi incluso il microambiente midollare, mentre non vengono menzionati il potenziale impatto sulla salute del donatore, ne´ tantomeno l´opportunita´ di informare il donatore stesso, argomenti oggetto di una recente scoping review [2].     

Una maggiore attenzione all´origine del donatore della patologia recidivante potrebbe in futuro portare ad accrescere le conoscenze sulla patogenesi di questa peculiarita´, costituendo possibilmente un elemento legato alla donazione stessa.